Biografia - Tarsie Lamberto Boncini

Vai ai contenuti

Mi presento.
Lamberto Boncini, sono nato a Perugia il 18 Febbraio 1955 e risiedo a Spina, un piccolo paese di circa mille abitanti del Comune di Marsciano Perugia.
Sin da molto giovane mi dedico alla realizzazione di quadri con la tecnica della Tarsia Lignea.
Tra le mie passioni legate al mondo dell’Arte ci sono sempre state la musica, in qualità di batterista in un noto gruppo umbro, attività che ho portato avanti fino agli anni ’90, e la tarsia lignea, alla quale mi sto dedicando a pieno.
Tutto è cominciato a metà degli anni ‘70 quando, per andare al lavoro in Corso Vannucci a Perugia, percorrevo spesso i vicoli del centro storico e lì intravedevo per le vie alcuni artigiani restauratori del legno, tutti di una certa età, i quali più per passione che per lavoro passavano il loro tempo a fare dei piccoli lavori su mobili antichi.
Una sera, incuriosito, mi sono fermato, ho chiesto qualche informazione sul restauro e sulle tecniche di lavorazione del legno e subito è nata una grande passione.
Mi sono documentato su libri e pubblicazioni, ho visitato mostre e luoghi religiosi con le opere lignee, studiando anche i vari artisti.
La mie collezioni sono costituite da paesaggi, nature morte, scorci di città, rivisitazione di stampe antiche e di famose tarsie, come ad esempio quelle dello Studiolo di Federico da Montefeltro ad Urbino, oltre ad ispirarmi alle di opere di Giorgio De Chirico, dal quale sono affascinato.
Ritengo che i quadri di questo artista in particolare siano molto adatti per essere rivisitati con la tecnica della tarsia, per la geometricità dei soggetti e i contrasti cromatici che li caratterizzano.
Nel 2006 ho avuto la fortuna di incontrare un bravissimo artista locale umbro della città di Todi, il Maestro Daniele Parasecolo, che con estrema disponibilità e passione mi ha ospitato per un periodo nella sua bottega artigiana e mi ha aiutato a perfezionare alcune fasi del lavoro.
La tecnica è la seguente: individuato il soggetto o concepito il disegno, si procede con molta perizia alla scelta del miglior tipo di legno e venatura che possa rappresentare i colori del quadro.
Gli effetti di profondità e chiaro-scuro si ottengono infatti utilizzando legni con diverse tonalità di colore, l’orientamento delle venature contribuisce poi a conferire realismo ed effetto prospettico alla tarsia. A volte alcune tessere possono essere brunite per ottenere effetti di ombreggiatura ancora più accentuata.
Utilizzo principalmente sfoglie di legno da impiallacciatura, con uno spessore di circa 6 mm ed in alcuni casi legni di spessori superiori, fino a 50 mm.
Il lavoro di intarsio vero e proprio consiste nell’incidere nelle sfoglie lignee, con un bisturi,le forme e linee del soggetto scelto con molta precisione, in modo da rendere il taglio dei bordi il più netto e aderente possibile al disegno.
Si procede poi ad asportare le tessere, posizionandole su un pannello di legno e così via fino all’ultima tessera che formerà il disegno completo, tenendole temporaneamente unite fra di loro con nastro o carta gommata.
Al fine di realizzare una buona tarsia è molto importante che non vi siano vuoti nelle giunture tra una tessera e l’altra.
Terminato il lavoro, l'intarsio è incollato su un foglio di legno multistrato di vario spessore, a seconda della grandezza della tarsia che si vuole realizzare, dopodiché si procede alla carteggiatura e alla verniciatura finale.
Tutte le fasi della lavorazione sono eseguite da me personalmente.
La procedura sopra descritta sembra molto semplice, ma occorre capacità visiva ed interpretativa e un ingrediente indispensabile: la pazienza, essendo questo un lavoro di estrema precisione e che può richiedere anche sei mesi per la realizzazione delle tarsie più grandi e con difficoltà maggiore, data la notevole lentezza delle operazioni, interamente fatte a mano.
Dagli inizi ad oggi ho ottenuto una notevole crescita nella manualità della lavorazione, grazie all’esperienza ed allo studio delle varie tecniche.



Lamberto Boncini
Torna ai contenuti